C’era una volta, in un piccolo villaggio circondato da foreste incantate, un gruppo di bambini che attendeva con ansia la notte di Halloween. Ogni anno, la notte del 31 ottobre, il villaggio si trasformava in un luogo magico, pieno di lanterne di zucca, costumi colorati e dolcetti deliziosi.
Quest’anno, i protagonisti della nostra storia erano due amici: Fabio e Sara. Fabio era un coraggioso mago, mentre Sara era una dolce fata. I due amici avevano deciso di organizzare una grande festa di Halloween nel bosco vicino al villaggio. Volevano che fosse la festa più bella di sempre!
Il giorno di Halloween, i bambini si riunirono per preparare tutto. Decorarono gli alberi con ragnatele finte e appesero lanterne di zucca ovunque. Mentre lavoravano, sentirono un rumore strano provenire dal folto della foresta. Era un suono di risate e canti, ma sembrava anche un po’ spaventoso.
«Andiamo a vedere!» disse Fabio, con gli occhi che brillavano di curiosità.
I due amici si avventurarono nel bosco, seguendo il suono misterioso. Camminarono tra gli alberi, fino a quando non arrivarono a una radura illuminata da una luce magica.
Lì, trovarono un gruppo di creature fantastiche: fantasmi, gnomi, e persino un drago piccolo e gentile!
«Benvenuti, piccoli umani!» esclamò un fantasma con un sorriso amichevole. «Siamo qui per festeggiare Halloween!»
Fabio e Sara erano stupiti. Non avevano mai visto creature così straordinarie. Il fantasma continuò: «Stiamo organizzando una grande festa e vi invitiamo a unirvi a noi!»
I bambini non potevano credere alla loro fortuna. Così, insieme alle creature magiche, iniziarono a preparare la festa. C’era musica, balli e tantissimi dolcetti. I gnomi prepararono torte di zucca, mentre il drago soffiava piccole fiamme che illuminavano la notte.
La festa era meravigliosa. I bambini danzavano e ridevano insieme agli gnomi e ai fantasmi. Sara, con il suo vestito di fata scintillante, volava in cerchio, spargendo polvere di fata che brillava come stelle. Fabio, con il suo scudo e la spada di legno, si lanciava in avventure immaginarie con gli gnomi, mentre mostrava i suoi trucchi magici, facendo apparire dolcetti e caramelle dal nulla.
Ma all’improvviso, un’ombra oscura si stagliò sulla radura. Era un brutto stregone, noto per rubare la magia delle feste. «Ah, ah! Questa festa è mia ora!» ruggì, avvicinandosi con un ghigno malvagio.
Fabio e Sara si guardarono preoccupati. Ma non si lasciarono intimidire. «Non possiamo lasciare che rovini la nostra festa!» disse Fabio, stringendo il suo scudo con determinazione.
Il fantasma, vedendo il coraggio dei bambini, si fece avanti. «Insieme possiamo fermarlo! Dobbiamo usare la nostra magia!»
Fabio e Sara unirono le forze con le creature fantastiche. Fabio alzò il suo scudo e preparò una strategia, mentre Sara danzava intorno al brutto stregone, spargendo polvere di fata.
Il brutto stregone, sorpreso dalla determinazione dei bambini, cercò di scappare. Ma non appena girò i tacchi, inciampò in una zucca e cadde a terra. Le creature magiche si avvicinarono, pronte a fermarlo.
«Non puoi rubare la nostra festa!» gridò Fabio. «Halloween è un momento di gioia e condivisione!»
Il brutto stregone, vedendo il potere dell’amicizia e della magia, si rese conto di quanto fosse sbagliato il suo comportamento. Con un sospiro, si alzò in piedi e disse: «Mi dispiace, non volevo rovinare la vostra festa. Volevo solo un po’ di divertimento anch’io.»
Fabio e Sara, colpiti dalla sincerità del brutto stregone, decisero di dargli una seconda possibilità. «Puoi unirti a noi!» disse Sara, sorridendo. «Halloween è per tutti, anche per te!»
Il brutto stregone, felice di essere stato perdonato, si unì alla festa. Insieme, ballarono, giocarono e gustarono dolcetti. La radura si riempì di risate e gioia, e la magia di Halloween brillò più che mai.
Durante la festa, il brutto stregone raccontò storie di avventure passate, di come avesse viaggiato in terre lontane e di come avesse incontrato creature straordinarie. Fabio e Sara ascoltarono affascinati, mentre il drago si univa al racconto, soffiando piccole fiamme che danzavano nell’aria.
«Una volta», iniziò il brutto stregone, «ho incontrato un unicorno che poteva volare! Era così veloce che sembrava una cometa nel cielo notturno. Ho sempre desiderato avere un amico come lui!»
Sara, ispirata dalle parole del stregone, disse: «Perché non proviamo a cercarlo? Magari possiamo trovare un unicorno anche noi!»
La proposta entusiasmò tutti. Così, dopo la festa, decisero di avventurarsi nella foresta alla ricerca dell’unicorno. Con il brutto stregone che guidava il gruppo, si inoltrarono tra gli alberi, seguendo un sentiero che brillava di luce magica.
Mentre camminavano, Fabio usava il suo scudo per aprire la strada, mentre Sara spruzzava polvere di fata per tenere lontani eventuali pericoli. Fabio era sempre pronto a proteggere i suoi amici.
Dopo un po’, arrivarono a un lago incantato. L’acqua brillava come diamanti e, all’improvviso, un bellissimo unicorno emerse dalle acque. La sua criniera scintillava di colori arcobaleno e i suoi occhi brillavano di gentilezza.
«Benvenuti, amici!» disse l’unicorno con una voce melodiosa. «Ho sentito il vostro coraggio e la vostra amicizia. Cosa posso fare per voi?»
Fabio, emozionato, rispose: «Volevamo solo conoscerti e condividere la magia di Halloween con te!»
L’unicorno sorrise e, con un gesto della sua zampa, invitò i bambini a salire sulla sua schiena. «Volete volare con me?»
Fabio e Sara, entusiasti, salirono e, insieme al brutto stregone, volarono sopra il villaggio, osservando le luci delle lanterne di zucca brillare come stelle. Era un momento indimenticabile, e tutti si sentirono parte di qualcosa di speciale.
Dopo un volo emozionante, tornarono al lago. L’unicorno, felice di aver fatto nuove amicizie, promise di tornare ogni anno per festeggiare Halloween con loro. «La magia di Halloween è ancora più bella quando la si condivide con gli amici», disse.
E così, il piccolo villaggio divenne famoso per la sua grande festa di Halloween, dove tutti, umani e creature magiche, si riunivano per celebrare l’amicizia e la magia della notte più incantevole dell’anno.
Da quel giorno, ogni Halloween, il brutto stregone e l’unicorno vennero a festeggiare con Fabio e Sara, portando dolcetti e storie da raccontare. E vissero tutti felici e contenti, con i cuori pieni di gioia e le menti piene di sogni.
Fine.