La volpe e l’uva
C’era una volta, in una foresta verdeggiante, una volpe astuta e affamata. Un giorno, mentre gironzolava tra gli alberi, vide un grappolo di uva succosa appeso a un tralcio di vite. L’uva brillava al sole, e la volpe sentì un forte desiderio di assaggiarla. “Che delizia!” pensò tra sé e sé.
La volpe si avvicinò al tralcio e saltò per cercare di afferrare l’uva, ma era troppo alta. Provò e riprovò, ma ogni volta non riusciva a raggiungere il grappolo. La volpe si stancò e cominciò a perdere la pazienza. “Forse devo saltare più in alto,” si disse, e fece un altro tentativo, ma senza successo.
Dopo innumerevoli salti, la volpe si fermò e si mise a riflettere. “Perché dovrei sforzarmi tanto per un po’ d’uva?” disse a sé stessa. “Non deve essere così buona. È solo uva. Non vale la pena di faticare.” La volpe, quindi, si allontanò, scrollando la testa con disprezzo. “Uva acerba, non mi interessa!”
Mentre se ne andava, un passerotto che aveva osservato tutta la scena si avvicinò. “Perché ti allontani, volpe? Sembravi così desiderosa di quell’uva,” chiese il passerotto. La volpe, con un sorriso forzato, rispose: “Oh, quella uva non è affatto buona. È troppo verde e acida per i miei gusti.”
Il passerotto, sorpreso, le disse: “Ma se non hai mai assaggiato quell’uva, come puoi sapere se è buona o meno?” La volpe, colta di sorpresa dalla domanda, si rese conto che stava solo cercando di giustificare il suo fallimento. Ma non voleva ammetterlo.
“Non ho bisogno di assaggiarla per sapere che non mi piace,” rispose con arroganza. E così, continuò a camminare, cercando di nascondere la sua delusione. Ma nel suo cuore, sentiva un pizzico di tristezza per non essere riuscita a ottenere ciò che desiderava.
La volpe, nel suo cammino, si imbatté in altri animali della foresta e raccontò loro della sua avventura. Ma ogni volta che parlava dell’uva, il suo tono era sempre lo stesso: “Non vale la pena, è solo uva acerba.” Gli animali, però, capirono che la volpe stava solo cercando di nascondere la verità.
La morale della storia è che spesso, quando non riusciamo a ottenere ciò che desideriamo, tendiamo a sminuirne il valore per consolarci. È importante riconoscere i nostri desideri e non avere paura di ammettere le nostre delusioni. La volpe, alla fine, imparò che a volte è meglio affrontare la realtà piuttosto che cercare di giustificare i propri fallimenti.
E così, la volpe continuò a vagare nella foresta, ma con una nuova consapevolezza: che la vita è piena di sfide e che non sempre si può avere ciò che si vuole, ma è importante affrontarle con onestà.
Fine!
Il piccolo drago e la luna
C’era una volta, in un regno lontano, un piccolo drago di nome Drak. A differenza degli altri draghi, Drak non era interessato a sputare fuoco o a spaventare gli abitanti del villaggio. Il suo sogno era volare tra le stelle e danzare con la luna. Ogni notte, si arrampicava sulla cima della montagna più alta e guardava il cielo, sognando di toccare la luna.
Un giorno, mentre volava nel cielo blu, Drak incontrò una giovane fata di nome Lila. Lei era triste perché la luna era scomparsa, e senza di essa, il suo potere magico stava svanendo. Drak, colpito dalla sua bellezza e dalla sua tristezza, decise di aiutarla. “Posso portarti sulla luna,” le disse, “se solo troverò un modo per raggiungerla.”
Insieme, iniziarono a cercare una soluzione. Drak volò in lungo e in largo, chiedendo aiuto a tutti gli animali della foresta. La saggia civetta suggerì di trovare la Gemma della Luce, un antico tesoro nascosto nel cuore della montagna. Si diceva che chi la possedesse potesse volare fino alla luna.
Determinati, Drak e Lila intrapresero un viaggio avventuroso. Affrontarono tempeste, attraversarono fiumi impetuosi e superarono ripide scogliere. Durante il cammino, incontrarono creature magiche che li aiutarono: un unicorno che donò loro un po’ di magia e un gruppo di gnomi che fornirono loro cibo e riparo.
Finalmente, dopo molte sfide, arrivarono alla caverna dove si trovava la Gemma della Luce. Ma all’interno, un drago guardiano li attendeva. “Solo chi ha un cuore puro può prendere la gemma,” ruggì. Drak, spaventato, si fece avanti e spiegò il suo sogno di volare con la luna e aiutare Lila. Il drago guardiano, colpito dalla sua sincerità, decise di lasciarli passare.
Drak afferrò la gemma e, insieme a Lila, volò verso il cielo. La gemma brillava intensamente, illuminando la strada verso la luna. Quando finalmente arrivarono, Lila danzò felice, e la luna tornò a splendere nel cielo. La fata, grata, donò a Drak un potere speciale: ogni volta che volava, il cielo si riempiva di stelle.
Da quel giorno, Drak non solo volava tra le stelle, ma divenne un simbolo di speranza e amicizia nel regno. E ogni notte, il piccolo drago guardava la luna, sapendo che i sogni possono diventare realtà se si ha il coraggio di inseguirli.
Fine!