Il cuore indeciso di Elisabetta
Elisabetta era una ragazza di 18 anni, con i capelli castani e gli occhi verdi. Viveva in un piccolo villaggio di campagna, circondato da dolci colline e campi di grano dorato. Fin da bambina, Elisabetta era sempre stata una sognadora, con la testa persa tra le pagine dei libri e la mente piena di fantasie.
Mentre gli altri ragazzi del villaggio si dedicavano ai lavori dei campi o ai compiti domestici, Elisabetta amava perdersi nei suoi sogni ad occhi aperti. Immaginava mondi fantastici, avventure mozzafiato e vite straordinarie. Il suo più grande desiderio era quello di poter un giorno lasciare il suo tranquillo villaggio per esplorare il vasto mondo.
Un giorno, mentre Elisabetta passeggiava per le strade del suo paese, vide arrivare una carrozza d’epoca trainata da due maestosi cavalli bianchi. Dalla carrozza scese un uomo elegante e distinto, con i capelli grigi e un portamento regale. L’uomo si presentò come il Conte Vincenzo, un nobile di passaggio che si era fermato nel villaggio per riposarsi.
Rimasto affascinato dalla bellezza e dalla dolcezza di Elisabetta, il Conte le chiese se avesse voluto accompagnarlo durante il suo soggiorno. Elisabetta, incantata dalla raffinata eleganza del Conte, accettò con entusiasmo. Trascorsero insieme pomeriggi interi, passeggiando per i giardini fioriti del castello del Conte e conversando di arte, letteratura e filosofia.
Il Conte era affascinato dalla vivacità e dalla curiosità intellettuale della giovane ragazza. Elisabetta, dal canto suo, era rapita dalla gentilezza e dalla cultura del nobile. Si sentiva come se i suoi sogni più sfrenati si stessero avverando. Col passare dei giorni, il legame tra i due divenne sempre più profondo.
Un giorno, il Conte, colpito dalla purezza e dalla bontà di Elisabetta, le propose di diventare la sua sposa. Elisabetta, senza esitare, accettò la proposta, sognando una vita di agi e di avventure al fianco del suo amato Conte. Le nozze furono celebrate in gran pompa, con una cerimonia maestosa nel giardino del castello. Elisabetta, raggiante nel suo abito bianco, sembrava una vera principessa. Il Conte, al suo fianco, non riusciva a nascondere la sua felicità.
Iniziò così per Elisabetta una nuova vita, fatta di lusso, eleganza e raffinatezza. Trascorreva le sue giornate passeggiando per i sontuosi salotti del castello, ammirando i preziosi dipinti e ascoltando musica classica. Nonostante il benessere e il comfort, però, Elisabetta non riusciva a dimenticare il suo umile villaggio natale e i suoi cari amici d’infanzia. Sentiva la nostalgia di quei giorni semplici e spensierati, quando sognava di avventure lontane senza alcuna preoccupazione.
Un giorno, mentre passeggiava per i giardini, Elisabetta incontrò per caso un giovane contadino che lavorava nei campi. I suoi occhi si incontrarono e Elisabetta provò un brivido familiare, come se lo avesse già visto da qualche parte. Il contadino, notando lo sguardo della Contessa, si inchinò rispettosamente. Ma Elisabetta lo fermò, chiedendogli il suo nome. Lui si presentò come Luca, un giovane orfano che lavorava nei campi del castello.
Incuriosita, Elisabetta iniziò a conversare con Luca, scoprendo che proveniva dal suo stesso villaggio natale. I due si sentirono subito a loro agio, come se si conoscessero da sempre. Nei giorni successivi, Elisabetta trovava sempre più spesso il pretesto per incontrare Luca nei giardini. Parlavano per ore, rievocando i ricordi della loro infanzia e sognando insieme un futuro migliore.
Pian piano, Elisabetta si rese conto di essersi innamorata di Luca. Il suo cuore batteva forte ogni volta che lo vedeva, e la sua mente era costantemente rivolta a lui. Ma la sua coscienza le ricordava che ora era la Contessa, legata in matrimonio al nobile Conte Vincenzo. Sapeva che il suo amore per Luca era impossibile e avrebbe portato solo dolore e sofferenza.Quelli giorni Conte notò come ogni giorno guardava un uomo dalla finestra
Tormentata dai suoi sentimenti contrastanti, Elisabetta decise di confessare tutto al Conte. Con il cuore in gola, gli raccontò del suo incontro con Luca e del suo amore per lui. Il Conte, sorpreso e addolorato, le chiese di scegliere: lui o il giovane contadino.
Elisabetta pianse amaramente, ma alla fine prese la sua decisione. Nonostante l’agio e il lusso della vita di Contessa, il suo cuore apparteneva a Luca. Con grande coraggio, Elisabetta rinunciò al suo titolo e alla sua ricchezza per seguire il suo vero amore.
Insieme a Luca, Elisabetta fece ritorno al suo villaggio natale, dove fu accolta con gioia dai suoi amici e dalla sua famiglia. Lì, in quella semplice ma serena vita di campagna, Elisabetta trovò finalmente la felicità che aveva sempre sognato. Poteva dedicarsi ai suoi amati libri, passeggiare per i campi fioriti e sognare ad occhi aperti, senza più le costrizioni e i doveri della vita di corte.
Ogni giorno, Elisabetta e Luca lavoravano fianco a fianco nei campi, condividendo i loro sogni e progetti per il futuro. Nonostante le difficoltà della vita contadina, Elisabetta si sentiva più libera e appagata che mai. Aveva seguito il suo cuore, rinunciando agli agi e ai privilegi per abbracciare la sua vera natura.
Passarono gli anni, e Elisabetta e Luca costruirono insieme una vita semplice ma felice. Ebbero dei figli, che crescevano circondati dall’amore e dalla serenità del loro piccolo mondo. Elisabetta non rimpiangeva mai la sua scelta, consapevole di aver trovato la vera ricchezza nella semplicità della vita di campagna e nell’amore incondizionato di Luca.
Quando ormai anziana, Elisabetta guardava indietro alla sua vita e sorrideva, ripensando ai suoi sogni di ragazza e a come si fossero avverati in modo inaspettato. La sua storia d’amore con Luca era diventata la sua più grande avventura, una vita piena di gioia e di significato. Elisabetta tuttavia ricordava quando scriveva storie mentre contemplava il tramonto sulle colline del suo amato villaggio, Elisabetta sapeva di aver fatto la scelta giusta, seguendo il suo cuore fino alla fine.